Restyling: voglia di cambiare qualcosa nella tua abitazione? Accade spesso che per gusto o necessità si decida di optare per un restyling degli spazi di un immobile, soprattutto se è una casa in cui si vive da molti anni e con il tempo le esigenze sono mutate. Naturalmente esiste una consapevolezza: cambiare qualcosa nella struttura di una abitiazione significa apportare dei miglioramenti, ma la domanda è: con un restyling strutturale è necessario riaccatastare l’immobile?
I consulenti di Progetti Immobiliari risponderanno a questo quesito per te, ma prima facciamo un po’ di chiarezza.
RIORGANIZZARE GLI SPAZI INTERNI
Il restyling e la riorganizzazione dello spazio interno di una abitazione passa, è il caso di dirlo, molto spesso, dallo spostamento di una o più porte interne: essendo queste, infatti, oggetto fondamentale della disposizione degli spazi, non possono che essere il primo elemento a cui architetti e costruttori guardano. Spostare una porta, difatti, consente in maniera abbastanza immediata la possibilità di una riorganizzazione che non stravolge completamente la struttura dell’immobile, ma ne migliora le potenzialità e ne aumenta l’efficacia di vivibilità.
Ed ecco, dunque, la domanda: volendo effettuare un simile restyling è necessario eseguire una nuova registazione al Catasto oppure si può agire per lo spostamento di una porta interna senza (troppa e costosa) burocrazia?
POSSIBILITA’ DI SPOSTARE UNA PORTA
Da un punto di vista strettamente tecnico, spostare una porta è tendenzialmente e semplicemente realizzabile, in particolare se non si è in presenza di un muro portante di mattoni forati o cartongesso; in un simile caso, difatti, la situazione potrebbe essere meno semplice ma, attenzione, non impossibile.
La prima cosa, perciò, è coinvolgere un ingegnere strutturista così da garantire che l’esecuzione del lavoro sia sicura e ove necessario comprendere e valutare eventuali operazioni successive atte a garantire stabilità all’edificio.
Sul nostro blog abbiamo spesso richiamato l’attenzione a questo tipo di tema, quello della sicurezza circa gli interventi e le variazioni apportate da restyling che si avvicinano ad interventi architettonici e strutturali, è fondamentale, infatti, assicurarsi che tali azioni non danneggino la struttura dell’immobile e dell’edificio, singolo o collettivo, che lo ospita.
SPOSTARE UNA PORTA INTERNA: COME PROCEDERE?
Appurati gli aspetti tecnici e garantita la sicurezza di questo tipo di restyling, diventa necessario dar seguito ad una pratica edilizia, che può differenziarsi in base al tipo di muro su cui si è deciso di aprire la nuova porta e alle caratteristiche dell’immobile. In realtà si tratta di procedure affatto complesse e quindi è piuttosto semplice rispettarle senza impazzire!
Ad esempio, se si ha intenzione di trasferire la porta su di una parete sottile e non portante, può bastare presentare una Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA) presso l’ufficio tecnico del Comune competente per la zona. Questo documento, che deve essere redatto da un professionista qualificato, come un ingegnere o un architetto, attesta la conformità dei lavori alle norme in vigore, rendendo più semplice l’avvio e la conclusione dei lavori in tempi più brevi.
Invece, nel caso la situazione pregressa di partenza risulti più complessa, quindi come già detto, ad esempio in presenza di un muro portante la cui integrirà è obbligatoria e imprescindibile, l’architettto o l’ingegnere incaricato dovrà presentare una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA). Questa procedura, è bene saperlo, richiede, tra le diverse condizioni, anche la presenza di un progetto statico abilitato, tale da dimostrare che l’intervento da realizzare garantirà totale sicurezza.
E ORA LA TUA CASA E’ PRONTA PER UN RESTYLING?
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